Coronavirus, i numeri in chiaro. Il fisico Sestili: «Migliora la Lombardia, ma preoccupa la crescita dei morti nel Lazio» – La videointervista

Il divulgatore scientifico ha analizzato per Open gli ultimi dati dell’epidemia. Se ieri si erano registrati 3.612 nuovi contagi, il 25 marzo il numero è sceso a 3.491

I dati diffusi dalla Protezione civile il 25 marzo dicono che in Italia, attualmente, sono stati riscontrati 74.386 casi di positività al Coronavirus: 9.362 guariti, 57.521 ancora infetti e 7.503 morti. Se nella giornata di ieri, 24 marzo, si erano registrati oltre 3.612 nuovi casi di positività, oggi il numero è sceso a 3.491. «Il dato nazionale conferma un trend in atto da circa una settimana: siamo molto vicini al famoso picco, ovvero quando vedremo la curva dei decessi scendere con costanza».


Giorgio Sestili, fisico e divulgatore scientifico, aggiunge: «Il dato di oggi è leggermente inferiore a quello di ieri: sono 683 le vittime. Stiamo assistendo negli ultimi giorni a delle oscillazioni che variano in un range tra i 650 e i 750 morti in 24 ore. La buona notizia è che da un po’ non assistiamo a salti del dato verso l’alto». Sestili ha fondato una pagina Facebook molto seguita, Coronavirus – Dati e Analisi Scientifiche, dove condivide, appunto, dati e analisi scientifiche di scienziati e ricercatori sulla diffusione del coronavirus.


«Nel Lazio la situazione è da monitorare – sottolinea Sestili – c’è stato un forte incremento dei decessi nell’ultima settimana. La crescita in questa regione segue una curva esponenziale. I segnali di stabilizzazione arrivano dal numero di nuovi casi positivi, ma non emerge ancora dai dati relativi alle vittime. La diffusione del virus è in crescita nel Centro e nel Sud Italia: delle 10 province con il maggiore incremento percentuale giornaliero, sette sono del Centro-Sud. Quattro addirittura – Ragusa, Enna, Siracusa e Messina -, si trovano in Sicilia».

Analizzando i dati che arrivano dall’estero, «Stati Uniti e Spagna sono i due Paesi al mondo con l’incremento maggiore dei casi: oltre il 30% giornaliero. Sono in piena crescita esponenziale sia nel numero dei contagi che dei decessi – e conclude -. Francia e Gran Bretagna, invece, hanno un tasso di crescita inferiore: dai dati sembra che siano riusciti a contenere il virus prima e meglio rispetto a Italia, Spagna e Germania».

Il parere degli esperti

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