Sanremo, Lo Stato Sociale: «Portiamo una rivisitazione della storia dell’umanità in 3 minuti. Ovviamente abbiamo fallito» – La videointervista

«Ora abbiamo un brano di 3 minuti un po’ pop rock, un po’ rock pop, un po’ Combat pop». In qualsiasi caso, i “regaz” puntano all’Attentato alla musica italiana

Rassicuriamo tutti: Alberto “Albi” Cazzola de Lo Stato Sociale è «pieno di antistaminici», ma sta «molto bene». E per questa seconda partecipazione del gruppo a Sanremo sarà lui a fare da frontman in Combat pop. Un titolo che richiama alla mente Combat Rock dei The Clash, ma nel caso dei cinque di Bologna «è tutto nuovo». Tutto è partito dalla volontà di portare sul palco una «rivisitazione della storia della musica, della storia della politica e della storia dell’umanità concentrata in 3 minuti» ma, dicono, «ovviamente abbiamo fallito miseramente».


Dal Combat pop all’Attentato alla musica italiana

Certo è che Lo Stato Sociale ogni volta che calca il palco, non solo quello dell’Ariston, continua nell’intento «di far succedere qualcosa», per divertirsi e divertire, con quella buona dose di «critica sociale e universale» (anche verso gli stessi membri del gruppo) nel «raccontare il mondo che ci circonda». I regaz, soprattutto in queste ultime sei settimane prima del Festival, si sono trasformati in artificieri di quella che era considerata la “normalità” non solo sul piano della vita quotidiana, ma anche sul fronte discografico, con la pubblicazione di 5 Ep, uno per ogni anima del gruppo, contenenti cinque tracce ciascuno, che confluiranno infine nell’Attentato alla musica italiana, quinto album del gruppo.


«Far esplodere tutto per poter tornare a costruire con più libertà»

Insomma, «la voglia di destabilizzare è sempre tanta». Quella di «far saltare le carte in gioco», pure. Alimentare l’entropia sistemica della logica comune, con l’obiettivo (anche) di «sovraccaricare il mercato fino a farlo esplodere». E Lo Stato Sociale l’ha fatto, ancora una volta. Poi certo, a Open dicono che è «una bellissima cazzata» che hanno deciso di fare ma che non intendono replicare, anche perché avrebbero una preghiera: «Se ci volete bene, la prossima volta, non potete impedircelo?». Insomma, la loro buona dose di «petardi e mini ciccioli», l’han già messa. E si spera che questo dia il via a un effetto domino esplosivo che travolga un po’ tutto e tutti. Esplodere sì, per poi tornare a costruire insieme, riconoscendo se stessi e chi cammina al nostro fianco.

Montaggio: Maria Pia Mazza
Grafiche di Vincenzo Monaco

Speciale Sanremo 2021

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