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Sanremo, verso l’Amadeus quater. Fuortes: «Squadra che vince non si cambia». Il conduttore: «Questa è casa mia»

06 Febbraio 2022 - 12:46 Redazione
Amadeus
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L'ad della Rai: «In Viale Mazzini potremmo mettere una statua equestre di Amadeus al posto del cavallo morente»

All’indomani di una finale da 65% di share e 13 milioni di spettatori incollati allo schermo, l’ultima conferenza stampa di Sanremo 2022 è cominciata con ringraziamenti e grande soddisfazione. «Mi è arrivato un consiglio: mettere davanti al palazzo della Rai, a Viale Mazzini, al posto del cavallo morente una statua equestre di Amadeus», ha scherzato l’ad della Rai Carlo Fuortes, mettendo al centro del successo del Festival il mattatore delle cinque serate Amadeus. E poi i primi indizi per una riconferma: «Squadra che vince non si cambia», dice Fuortes, «sarebbe pazzesco non partire da qui, è ovvio con questo successo». L’idea è quella di sedersi al tavolo e parlarne con il diretto interessato, «e il primo a volerlo», sottolinea l’ad della Rai, «deve essere proprio Amadeus». Gli elogi per il conduttore sono continuati con il direttore di rete Stefano Coletta: «Ha vinto perché ha portato sul palco la sua autenticità, è uno che non ha filtri né retorica», ha spiegato.

I meriti di un’edizione seguitissima vanno dunque al direttore artistico, pur orfano di Fiorello per quattro puntate. «Sono onorato per la proposta dell’amministratore delegato di rimanere per il prossimo festival – ha commentato Amadeus -. Lo ringrazio ma come ha detto anche Fuortes dobbiamo ragionare a menti riposate. Fare Sanremo per me è un lavoro molto lungo, ma vale per tutte le cose che faccio. C’è bisogno di idee, di forza, di prendere le cose in maniera molto seria». Amadeus ha aggiunto: «Avremo modo di vederci e chiacchierare serenamente. Rai è casa mia». Il direttore artistico ha continuato a rispondere alle domande dei giornalisti. Tra i temi quello della pandemia di Covid e del pericolo contagi che fino alle ultime ore prima della partenza aveva provocato non pochi timori. «Alla vigilia avevo detto in maniera sbruffona che se mi fossi ammalato saremmo rimasti tutti qui per dieci giorni. Ma la mia più grande paura era contagiarmi», racconta Amadeus. «Non c’era un piano B ogni volta che facevo un tampone ed era negativo, uscivo dalla stanza che sembrava avesse segnato Lautaro».

I tre momenti indimenticabili di Ama

«I miei tre momenti del cuore? Al primo posto non posso non mettere la discesa dalla scala», racconta Amadeus, «mi ha preso una forte emozione. Ero tranquillo prima di cominciare ma quando il sipario si è alzato e ho visto il pubblico, lì ho avuto difficoltà a parlare. Un’immagine che non dimenticherò mai». L’altra componente indimenticabile del Sanremo di Ama sono stati gli amici sul palco. «Fiorello, Checco, Jova. Li conosco da tantissimo tempo e averli sul palco insieme a me è stato stupendo». Non ultima per importanza la musica. «Vedere dei super ospiti in gara è stata una soddisfazione enorme. Mi dicevo da solo “non ci posso credere che ci siano anche loro”».

«Politica e polemiche? Non è il mio Festival»

«La politica? Sanremo deve essere il palco di tutti. Certo la responsabilità di quello che succede sul palco rimane mia, tengo le redini del cavallo quando c’è bisogno. Ma il cavallo di base va lasciato libero», spiega Amadeus rispondendo alla domanda sulle critiche e i temi di attualità portati sul palco da ospiti e co-conduttrici. Una delle questioni più discusse è la presenza femminile all’Ariston. Ma Fuortes smorza le polemiche: «La valorizzazione del genere è all’ordine del giorno per la Rai ma sul Festival non ne farei una questione di genere. Si decide la persona, sia essa uomo o donna, all’altezza di guidarlo. Io e Stefano Coletta decideremo la persona più adeguata, ma il tema di genere per la direzione artistica del festival mi sembra un argomento non proprio centrato».

«La tv generalista può pensare anche ai giovani»

«Il grande compito che ci aspetta è trascinare i giovani e giovanissimi che hanno seguito il Festival nelle altre cose che facciamo. L’intrattenimento dovrà lavorare su tanti target diversi. Il Festival è stata la dimostrazione, almeno da due anni a questa parte, che i giovani possono essere coinvolti dalla tv generalista». Il direttore di Rai Uno Coletta riflette sul grande coinvolgimento di spettatori nella fascia d’età 15-24 registrato dagli ascolti della 72esima edizione del Festival. «Non si trascinano dei giovani perché si scelgono conduttori giovani. Ci vogliono idee e volti che sappiano fare questo mestiere a prescindere dall’età. Amadeus è un esempio».

Speciale Sanremo 2022

I testi delle canzoni

Achille LauroDomenica | Aka 7evenPerfetta così | Ana MenaDuecentomila ore | Dargen D’AmicoDove si balla | Ditonellapiaga con RettoreChimica | ElisaO forse sei tu | EmmaOgni volta è così | Fabrizio MoroSei tu | Gianni MorandiApri le tue porte | Giovanni TruppiTuo padre, mia madre, Lucia | Giusi FerreriMiele | Highsnob e HuAbbi cura di te | IramaOvunque sarai | Iva ZanicchiVoglio amarti | La rappresentante di ListaCiao ciao | Le VibrazioniTantissimo | Mahmood e BlancoBrividi | Massimo RanieriLettera al di là del mare | Matteo RomanoVirale | Michele BraviInverno dei fiori | NoemiTi amo non lo so dire | RkomiInsuperabile | SangiovanniFarfalle | TananaiSesso occasionale | YumanOra e qui

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