Sanremo 2020, Rita Pavone – “Niente (Resilienza 74)”

Erano 48 anni che Rita Pavone non tornava sul palco del Festival di Sanremo. All’Ariston ci arrivò la prima volta nel 1969 con Zucchero, in un periodo critico per la sua carriera, dopo che il suo matrimonio con il cantante Teddy Reno, molto più anziano di lei e con un figlio da una precedente relazione, aveva creato scandalo e un certo distacco con il suo pubblico.


Nei cinque anni precedenti, però, il fenomeno Pavone era esploso con successi in Italia e all’estero, da La partita di pallone, passando per Come te non c’è nessuno, fino all’interpretazione nello sceneggiato televisivo Il giornalino di Gian Burrasca, diretto da Lina Wertmuller. 


Il riposo negli anni ’90, tra apparizioni tv e in teatro, si interrompe con la conduzione di un varietà in vecchio stile tra il 2000 e il 2001 su Canale 5, I ragazzi irresistibili. Cinque anni dopo, Pavone annuncia il ritiro dal mondo dello spettacolo. Ma non dall’impegno pubblico: naturalizzata svizzera, si candida al Senato per la circoscrizione Estero con la lista “Per l’Italia nel mondo” di Mirko Tremaglia, ma non viene eletta.

Negli ultimi anni, le sue prese di posizione sui social in merito a temi come l’immigrazione e il cambiamento climatico, le sono valse l’etichetta sempre rifiutata di “sovranista”. Polemiche che l’hanno spinta a sospendere i messaggi “politici” sui suoi canali social, in vista del ritorno al Festival di Sanremo con il brano Niente (Resilienza 74).

Il testo di “Niente (Resilienza 74)” di Rita Pavone

Niente, qui non succede proprio niente
E intanto il tempo passa e se ne va
Meglio cadere sopra un’isola o un reality che qualche stronzo voterà
Niente, adesso non ricordo niente
Fammi sentire che sapore ha
E la mia testa sul cuscino certe notti vuoi sapere quanto male fa
Male fa, male fa (and I like it, I like it)
Male fa, male fa (yes I like it, I like it)
Non hai mai saputo spezzarmi, travolgermi
Resto qui nel fitto di un bosco
E il tuo vento non mi piegherà
Qui non succede proprio niente
Pensavo
Che ad ogni seme piantato corrispondesse un frutto
Dopo ogni fiato spezzato ricominciasse tutto
Che la parola di un uomo valesse oro e invece
Trova un amico ma non toccargli il tesoro
Niente, non ci ho capito proprio niente
Ma anche l’orgoglio si rimargina
Picchia più forte, non lo vedi che sto in piedi
Non ti accorgi che non servirà
Non hai mai saputo spezzarmi, travolgermi
Resto qui nel fitto di un bosco
E il tuo vento non mi piegherà
I love you, I love you, I love you, I love you, I love you
I love you.
Non hai mai saputo spezzarmi, travolgermi
Resto qui nel fitto di un bosco
E il tuo vento non mi piegherà
Mai più
Il vento non mi piegherà mai più
Il vento non mi piegherà
Qui non succede proprio niente

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