Tra i big c’è un ex aequo, tra i giovani una promessa. Il Pagellopen della prima serata di Sanremo 2020

di OPEN

Il nostro insindacabile (!) giudizio sulla prima serata

C’è chi ha convinto e chi ha deluso. Chi si è confermato una star della presenza scenica e chi ha perso la prima occasione (vediamo se recupera). Insomma, il nostro Pagellopen della prima serata di Sanremo. Ma siamo solo all’inizio.


Le pagelle dei Big in gara

Irene Grandi, Finalmente io: Aprire la gara dei Big non è un’impresa facile, anche se alle spalle si hanno 25 anni di carriera. Il tocco di Vasco si sente, e Grandi riesce comunque a tenere il palco (e l’intonazione, cosa non da poco). Un’esibizione senza infamia e senza lode, voto 6.


Marco Masini, Il confronto: Un brano molto introspettivo, come se Masini non fosse tanto all’Ariston quanto più davanti allo specchio. Pecca un po’ d’intonazione, anche se in un brano così intimo e introspettivo potrebbe non rappresentare un’aggravante. Buona la prima, ma speriamo meglio la seconda, voto 5,5

Rita Pavone, Niente (resilienza 74): Rita Pavone si rimette in gioco dopo 48 anni e già questa cosa non è da poco, considerato il profluvio di super ospiti con carriere meramente decennali alle spalle.

E Pavone, a sorpresa, è riuscita anche in un’altra impresa. Ossia emanare un’energia meno “vecchia” di molti altri giovani in gara sia tra i big, sia tra le nuove proposte. Insomma, i romani direbbero che “a Rita je possono ancora spiccià casa”: voto 7.

Achille Lauro, Me ne frego: I più giovani lo hanno adorato, quelli più in là con l’età continuano a tirare fuori paragoni con le mise di David Bowie, di Renato Zero, e di tanti altri, in un’eterna paternale di cui la nuova generazione, che non sa più come spiegarlo, “se ne frega” (e il fascismo non c’entra nulla, ndr).

Una performance sul palco che sicuramente è stata tra le migliori della serata, mentre il brano che porta in seno il seme del tormentone è passato praticamente in secondo piano. Solo per quest’ultima ragione: voto 7,5

OPEN / Achille Lauro canta Me ne frego sul palco dell’Ariston

Diodato, Fai rumore: Diodato va a colpo sicuro con una ballatone sanremese dal tema amoroso. Intonato, pacato, pulito, senza fronzoli, l’esatto opposto di Achille Lauro. Ma brano, voce e composizione funzionano, presenza scenica un po’ meno: voto 7.

Le Vibrazioni, Dov’è: Se c’è qualcuno che ha scompigliato le carte in tavola a Sanremo è stata proprio la band di Sarcina & Co. Primi – a sorpresa – nella classifica della serata. E a dirla tutta anche il brano è stato una sorpresa, anche se un po’ snobbato dai bookmakers e dai giudizi nei pre-ascolti. Insomma, “Le vibrazioni ci sono arrivate”: voto 7,5.

Anastasio, Rosso di rabbia: Sul palco Anastasio non è stato fermo un momento: non si riusciva a fermare un fotogramma in cui non risultasse mosso. Si è mosso (troppo!) bene sul palco, buona esibizione, buon testo. Viene dato per favorito alla vittoria da tutti: insomma, gli è stato appioppato un biglietto da visita che spesso non porta bene: voto 7

Elodie, Andromeda: Si sente Dardust, si sente Mahmood, non si sente Elodie. Il brano funziona come ogni pezzo che passa sotto il tocco di produzione di Dario Faini (Dardust), ma sembra la riproposizione di Soldi. Squadra che vince non si cambia, del resto. Ma Elodie, che è pur un’ottima interprete che ci mette del suo per far funzionare un brano molto radiofonico, non spicca: voto 5,5.

Bugo e Morgan, Sincero: Li potremmo definire la coppia indie-rock de’ noantri, ma con un tocco di cantautorato italiano, che male non fa. Ottima presenza sul palco e un brano divertente che mischia bene le due anime dei cantautori, con alcune imprecisioni di intonazione che – in questo caso, per un brano del genere e per due artisti del genere – ci sta e anzi, li rende più “sinceri”, per l’appunto: voto: 7,5.

Alberto Urso, Il sole ad Est: Il paragone con Il volo è immediato, così come le critiche che sia Alberto Urso sia i tre “tenorini” (che ormai mica son più tanto -ini) si portano dietro da anni.

Vada per il repertorio classico e per il bel canto, ma la lirica può anche divertire e svecchiarsi, sia nei testi, sia negli accompagnamenti. Queste ovviamente non sono colpe degli interpreti, quanto più di chi sta loro alle spalle. Il brano di Urso manca di potenza, per quanto l’esecuzione sia vocalmente impeccabile: voto 4,5.

Riki, Lo sappiamo entrambi: Il potenziale di Riki è buono, ma la resa del brano è pressoché nulla. Unica nota che spicca – e non è un complimento – è l’uso degli effetti stile Daft Punk. Ma Riki non è i Daft Punk e per quanto il testo parli di un amore che ormai si sta per concludere e che si chiude a bolla nella tecnologia, non era proprio il caso di dare quel colpo di grazia al brano: voto 3.

Raphael Gualazzi, Carioca: Gualazzi è uno degli artisti italiani che pare apparire solo in occasione del Festival di Sanremo, ma ogni volta che lo fa riesce a portare sul palco piccoli gioiellini di eleganza, simpatia e leggerezza, con ottimi risultati. Voto: 7,5

Le pagelle delle Nuove proposte

Eugenio in Via di Gioia, Tsunami: meritavano di esordire a Sanremo direttamente in gara con i Big: voto 9.

Tecla Insolia, 8 marzo: Ballatone contro la violenza contro le donne, senza intensità, ma ben eseguita a livello vocale: voto 6

Fadi, Due noi: Brano leggero, orecchiabile, nostalgico, canticchiabile e buona performance: voto 7. 

Leo Gassmann, Vai bene così: Brano con un buon contenuto, ben cantato e con ottima presenza scenica: Voto 7,5.

Speciale Sanremo 2020

I cantanti Big e le 24 canzoni in gara

Achille LauroMe ne frego Alberto UrsoIl sole a est AnastasioRosso di rabbiaBugo e MorganSincero DiodatoFai rumore Elettra LamborghiniMusica (E il resto scompare) ElodieAndromeda Enrico NigiottiBaciami adesso Francesco GabbaniViceversa Giordana AngiCome mia madre Irene GrandiFinalmente io Junior CallyNo grazie Le VibrazioniDov’è LevanteTiki Bom Bom Marco MasiniIl confronto Michele ZarrilloNell’estasi o nel fango Paolo JannacciVoglio parlarti adesso Piero PelùGigante Pinguini Tattici NucleariRingo Starr RancoreEden Raphael GualazziCarioca RikiLo sappiamo entrambi Rita PavoneNiente (Resilienza 74) ToscaHo amato tutto

Le Nuove proposte e le 8 canzoni in gara

Eugenio in Via Di GioiaTsunami FadiDue noi FasmaPer sentirmi vivo Gabriella Martinelli e LulaIl gigante d’acciaio Leo GassmannVai bene così Marco SentieriBilly Blu Matteo FaustiniNel bene e nel male Tecla Insolia8 marzo

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I 24 cantanti Big in gara

Achille LauroMe ne frego Alberto UrsoIl sole a est AnastasioRosso di rabbiaBugo e Morgan * – Sincero DiodatoFai rumore Elettra LamborghiniMusica (E il resto scompare) ElodieAndromeda Enrico NigiottiBaciami adesso Francesco GabbaniViceversa Giordana AngiCome mia madre Irene GrandiFinalmente io Junior CallyNo grazie Le VibrazioniDov’è LevanteTiki Bom Bom Marco MasiniIl confronto Michele ZarrilloNell’estasi o nel fango Paolo JannacciVoglio parlarti adesso Piero PelùGigante Pinguini Tattici NucleariRingo Starr RancoreEden Raphael GualazziCarioca RikiLo sappiamo entrambi Rita PavoneNiente (Resilienza 74) ToscaHo amato tutto

* squalificati per defezione

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