Sanremo 2020, le pagelle della quarta serata

Il nostro insindacabile (!) giudizio sulla penultima serata del festival

La penultima serata di Sanremo, oltre alla vittoria di Leo Gassmann nelle “Nuove proposte”, ha visto esibirsi tutti i Big in gara. Tra alti e bassi, resta solo un’ultima serata per conquistarsi la vittoria. 


Paolo JannacciVoglio parlarti adesso: Jannacci jr si scioglie rispetto all’esordio della seconda serata. Voto 7.


RancoreEden: Con ogni probabilità non salirà sul podio (e forse gli toccherà guardarlo da lontano) malgrado complessivamente sia uno dei brani più complessi a livello di scrittura e la base sia più che valida. Performance validissima. Riconfermato. Voto 9,5.

Giordana AngiCome mia madre: Il brano manca di originalità e di ricercatezza di scrittura. Piacente e piaciona la tematica per il pubblico nazional-popolare. Angi più sicura sul palco, ma un po’ antiquata. Voto 6,5.

Francesco GabbaniViceversa: Gabbani pare piacere a tutti a prescindere, anche se con una ballata amorosa un po’ sottotono rispetto ai suoi standard di creatività. Probabilmente finirà sul podio e forse vincerà il Festival. Ma ha fatto di meglio. Voto 7,5.

Raphael GualazziCarioca: Gualazzi riconferma leggerezza, eleganza e simpatia. Voto 7.

AnastasioRosso di rabbia: Esibizione e brani riusciti in toto. E attenzione all’impennata che potrebbe prendere con il televoto dell’ultima serata. Voto: 8,5.

Pinguini Tattici NucleariRingo Starr: Molto più sciolti rispetto all’esordio, molto più coinvolgenti e molto più vicini alla zona podio, anche se forse potrebbero restare fuori di poco. Voto 8,5.

ElodieAndromeda: Come già detto, si sente il tocco di Dardust, si sente il tocco di Mahmood, e finalmente si inizia a sentire un po’ di più Elodie. Brano molto radiofonico e molto glam, ma ci sono ancora ampi margini di miglioramento. Il televoto potrebbe farla balzare, non di poco, in avanti. Voto 7.

RikiLo sappiamo entrambi: Una ballatona di pene amorose piena di cliché e che non fa emergere il potenziale di Riki. Voto 4.

DiodatoFai rumore: Diodato, partito un po’ in sordina rispetto ai suoi elevati standard, questa sera convince sempre di più e corre verso il podio, probabilmente verso il gradino più alto, televoto permettendo. Voto: 9,5.

Irene GrandiFinalmente io: Ottima presenza scenica, intonazione buona, molto più a suo agio rispetto alla prima serata. Voto 7.

Achille LauroMe ne frego: Accolto dai fischi, Lauro si presenta sul palco omaggiando la Marchesa Luisa Casati Stampa, musa futurista ispiratrice di Man Ray, di Fortunato Depero, di Giacomo Balla, di Filippo Tommaso Marinetti, e di D’Annunzio. In fatto di presenza scenica e di intrattenimento Lauro è sicuramente il migliore di questo Festival, anche se probabilmente non lo vincerà. Brano valido, ritornello tormentoso e tormentone. Conclude tra gli applausi. Voto: 8.

Piero PelùGigante: Pelù riconferma tutte le caratteristiche dell’esibizione nella seconda serata. Durante la finalissima aggiungerà quel quid che sembra mancare? Chissà. Voto 8.

ToscaHo amato tutto: Delicata ed elegante, molto più incisiva rispetto alla prima esibizione durante la seconda serata. Voto 8.

Michele ZarrilloNell’estasi o nel fango: Anche questa sera una dignitosa figura di una delle “vecchie guardie” del Festival. Voto: 6.

Junior CallyNo grazie: La presenza scenica c’è, brano con un ottimo beat e un testo che, come già detto, non risparmia nessuno. Ottima carica. Voto: 8,5.

Le VibrazioniDov’è: Se la giocano per il podio. Meritatamente. Voto 8,5.

Alberto UrsoIl sole a est: L’orario non era dei migliori per un brano del genere che, non di certo per colpa del tenore, conciliava il sonno. Ma il brano resta comunque un po’ debole: Voto 5.

LevanteTiki Bom Bom: Il testo è ottimo, restano le perplessità sullo strumentale e sulla performance in scena. Voto 7.

Bugo e MorganSincero: Bugo abbandona il palco dopo che il suo collega decide di nascosto di cambiare il testo del brano e dicendo, tra le altre cose, «ringrazia il cielo se sei su questo palco, rispetta chi ti ci ha portato dentro e questo sono io». Voto disgiunto: Bugo 10+. Il collega: Non classificabile.

Rita PavoneNiente (Resilienza 74): Si riconferma più fresca e coinvolgente di molti altri Big. Voto: 8.

Enrico NigiottiBaciami adesso: Più convincente rispetto alla prima esibizione della seconda serata, malgrado l’ora tarda d’esibizione. C’è un po’ più di trasporto, ma potrebbe esplodere ancor di più. Voto 6,5.

Elettra LamborghiniMusica (E il resto scompare): Molto più sciolta rispetto all’esordio, e anche più intonata rispetto alla serata delle cover. Tormentone assicurato. Voto 6.

Marco MasiniIl confronto: Esibirsi alle 2 di notte non è certo piacevole, oltre a essere abbastanza pesante, con il rischio di inficiare la performance. Ma Masini, che è un ottimo professionista, regge bene. Voto 6,5.

Speciale Sanremo 2020

Il regolamento

I pronostici

I 24 cantanti Big in gara

Achille LauroMe ne frego Alberto UrsoIl sole a est AnastasioRosso di rabbiaBugo e Morgan * – Sincero DiodatoFai rumore Elettra LamborghiniMusica (E il resto scompare) ElodieAndromeda Enrico NigiottiBaciami adesso Francesco GabbaniViceversa Giordana AngiCome mia madre Irene GrandiFinalmente io Junior CallyNo grazie Le VibrazioniDov’è LevanteTiki Bom Bom Marco MasiniIl confronto Michele ZarrilloNell’estasi o nel fango Paolo JannacciVoglio parlarti adesso Piero PelùGigante Pinguini Tattici NucleariRingo Starr RancoreEden Raphael GualazziCarioca RikiLo sappiamo entrambi Rita PavoneNiente (Resilienza 74) ToscaHo amato tutto

* squalificati per defezione

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Le Nuove proposte (Giovani)

Il caso Bugo

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