Chi è Diodato, l’artista che ha vinto Sanremo 2020

Tra le sue influenze, insieme ai Pink Floyd, cita anche Fabrizio De Andrè, Luigi Tenco, Domenico Modugno e i Radiohead

Antonio Diodato, conosciuto da tutte e tutti solo come Diodato, è il vincitore della 70esima edizione del Festival della Canzone Italiana di Sanremo. Racconta di aver cominciato «in cantina, con la tastiera e la chitarra», ha spiegato l’artista. «Solo dopo, attraverso le cover dei Pink Floyd, e non solo, ho cominciato a cantare e a essere notato: cantando, diventavo qualcos’altro».


Antonio Diodato è un romano d’adozione, ha quasi 39 anni ed è nato ad Aosta. Il cantante è di origine pugliese: la città dove è cresciuto e a cui è ancora molto legato – partecipando per esempio al Primo Maggio Libero e Pensante – è Taranto. Tra le sue influenze, insieme ai Pink Floyd, cita ance Fabrizio De Andrè, Luigi Tenco, Domenico Modugno e i Radiohead. Ha collaborato con Daniele Silvestri, Boosta dei Subsonica, Andrea Biagioni.


Gli esordi

Secondo la sua pagina Wikipedia, Diodato realizza i suoi primi lavori a Stoccolma: qui prende parte a una compilation lounge e lavora insieme ai dj svedesi Sebastian Ingrosso e Steve Angello, che formeranno qualche anno dopo gli Swedish House Mafia.

Dopo la Svezia, in Italia Diodato si laurea a Roma al Dams, Discipline delle Arti, della Musica e dello Spettacolo. Nel 2007 produce e pubblica un EP (extended play) che porta al Meeting degli Indipendenti di Faenza. Di tre anni dopo l’incisione del singolo Ancora un brivido.

La prima offerta discografica arriva nel 2013 attraverso Daniele Tortora (produttore, direttore artistico che lavora con Afterhours, Roberto Angelini, Niccolò Fabi e Planet Funk). Diodato incide il disco E forse sono pazzo. MTV New Generation seleziona il video del singolo Ubriaco.

Taranto e l’impegno sociale

La carriera di Diodato si intreccia con l’attivismo a favore della sua città di origine e contro le ferite che la tormentano: Taranto e l’Ilva. Sempre nel 2013 Diodato si esibisce infatti al concerto del Primo Maggio che chiede un cambio di marcia nella tutela dell’ambiente e della salute nella città sede dell’azienda siderurgica più grande d’Europa.

A settembre partecipa alla colonna sonora del film Anni felici di Daniele Luchetti con una reinterpretazione di Amore che vieni, amore che vai di Fabrizio De André.[6] Nell’autunno 2013 si esibisce anche nel programma radiofonico Radio 2 Social Club e RaiStereoNotte.

Sanremo

Diodato è già stato al Festival di Sanremo: nel 2014 e nel 2018. Nel 2014 nella sezione “Nuove Proposte” con il brano Babilonia. Arriva al secondo posto. dietro Rocco Hunt, e porta a casa il premio della giuria di qualità presieduta da Paolo Virzì.

Nello stesso anno vince l’MTV Italia Award nella categoria “Best New Generation” e il premio De André con la sua versione di Amore che vieni, Amore che vai, per la miglior reinterpretazione dell’opera del cantautore genovese.

A Sanremo torna anche nel 2018 insieme al trombettista Roy Paci con il brano Adesso. I due si classificano all’ottavo posto.

Speciale Sanremo 2020

Il regolamento

I pronostici

I 24 cantanti Big in gara

Achille Lauro – Me ne frego Alberto Urso – Il sole a est Anastasio – Rosso di rabbia – Bugo e Morgan * – Sincero Diodato – Fai rumore Elettra Lamborghini – Musica (E il resto scompare) Elodie – Andromeda Enrico Nigiotti – Baciami adesso Francesco Gabbani – Viceversa Giordana Angi – Come mia madre Irene Grandi – Finalmente io Junior Cally – No grazie Le Vibrazioni – Dov’è Levante – Tiki Bom Bom Marco Masini – Il confronto Michele Zarrillo – Nell’estasi o nel fango Paolo Jannacci – Voglio parlarti adesso Piero Pelù – Gigante Pinguini Tattici Nucleari – Ringo Starr Rancore – Eden Raphael Gualazzi – Carioca Riki – Lo sappiamo entrambi Rita Pavone – Niente (Resilienza 74) Tosca – Ho amato tutto

* squalificati per defezione

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