Sanremo 2020, l’altolà del presidente di Vigilanza ai vertici Rai: «Inaccettabili messaggi di hate speech»

L’altolà sembra essere rivolto all’ultima polemica che riguarda il festival, quella sul rapper Junior Cally

Ogni anno il Festival di Sanremo è accompagnato da qualche polemica sulla scelta degli ospiti o dei cantanti in gara. Quest’anno però le critiche sono tante, più del solito, e hanno preceduto di settimane l’inizio dell’appuntamento musicale sulla Rai: dal caso su Rula Jebreal, a quello sul discorso di Amadeus in conferenza stampa, fino a Junior Cally, il rapper che salirà sul palco dell’Ariston, ma che è finito al centro della bufera per il testo di una sua canzone, considerato poco rispettoso nei confronti delle donne.


Ed è proprio a quest’ultima polemica che sembra rivolto l’altolà del presidente della commissione di Vigilanza sulla Rai, Alberto Barachini, che ha scritto una lettera indirizzata al presidente e all’amministratore delegato della tv pubblica, Marcello Foa e Fabrizio Salini.


Il presidente ha ricordato ai vertici Rai che il Contratto di servizio 2018-2022 ha come obiettivo «superare gli stereotipi di genere, al fine di promuovere la parità e di rispettare l’immagine e la dignità della donna anche secondo il principio di non discriminazione».

«Non è pertanto accettabile che nel corso del festival di Sanremo vengano diffusi messaggi lesivi dei diritti e della dignità della persona, o inquadrabili nel fenomeno dell’hate speech», ha scritto Barachini, senatore eletto con Forza Italia.

Il testo integrale della lettera:


Egregio Presidente, Egregio Dottore,

il servizio pubblico radiotelevisivo è tenuto in ogni occasione a veicolare la cultura del rispetto dei diritti e della dignità della persona, della legalità e del contrasto ad ogni forma di violenza.

In particolare, il Contratto di servizio 2018-2022 pone tra gli obiettivi dell’offerta radiotelevisiva quello di “superare gli stereotipi di genere, al fine di promuovere la parità e di rispettare l’immagine e la dignità della donna anche secondo il principio di non discriminazione”.

Il Festival di Sanremo costituisce indubbiamente l’evento Rai più importante della stagione televisiva, sia in termini di ascolti che di risonanza mediatica.

Non è pertanto accettabile che nel corso di tale evento vengano diffusi messaggi lesivi dei diritti e della dignità della persona, o inquadrabili nel fenomeno dell’hate speech.

A seguito delle numerose segnalazioni ricevute di violazione dei suddetti principi, sarà mia cura vigilare con la massima attenzione, riservandomi di sottoporre alla Commissione un’apposita iniziativa in merito.

Cordiali saluti.

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